Nel contesto del lavoro archivistico in corso sul fondo di Luigi Sturzo, l’Archivio Storico ha concluso dell’inventariazione analitica di un’altra parte del fondo riguardante la sezione degli Scritti ed in particolare la serie degli “Scritti dal secondo dopoguerra 1946-1959”.
Si tratta di 2.984 scritti brevi, tra articoli, saggi, lettere, prefazioni, discorsi, messaggi augurali, appunti, schemi, commemorazioni.
Questa documentazione rappresenta un’importante testimonianza della visibilità di cui Sturzo ha goduto dopo il rientro in Italia nel 1946 quando, raccolto nelle due stanze del convento delle Canossiane, con penna vivace e prosa tagliente interviene, con una media di quattro articoli a settimana, sul “Giornale d’Italia” contro politici, partiti, uomini di governo, economisti, parlamentari e elettori.
Quasi 3.000 articoli in 13 anni, dove ce n’è per tutti: famosa la sua denuncia dei controllati-controllori, degli eccessi dello statalismo, dello straripamento della mano pubblica, dello spregiudicato uso del denaro pubblico, della moltiplicazione degli enti, del ricorso al voto segreto in Parlamento, del finanziamento ai partiti, della partitocrazia, del clientelismo.
Come di consueto, l’inventario, per un totale di 622 pagine, è stato redatto sia in versione informatizzata che in versione cartacea, e offre una descrizione analitica di ciascuno scritto, anche con l’indicazione di tutte le sue caratteristiche redazionali.
Per agevolare la ricerca sono state, inoltre, compilate più di 30 pagine di indici onomastici, toponomastici e di enti.
La documentazione, unitamente all’inventario cartaceo, è disponibile per la consultazione in sede da parte di chiunque voglia farne richiesta.