
A distanza di 10 anni dalla scomparsa di Giulio Andreotti, l’Istituto Luigi Sturzo e la Fondazione Hanns Seidel Italia/Vaticano organizzano la mostra L’insostenibile leggerezza dell’estero – Satira politica dal 1950 – 1991, progetto espositivo che racconta 40 anni di storia politica internazionale attraverso 130 vignette di satira provenienti dall’Archivio Giulio Andreotti.
Sono quattro i capitoli tematici, Blocco occidentale e blocco sovietico, Crisi internazionali, Diplomazia senza confini, L’Europa che vogliono narrare le scelte dell’Italia in politica estera, evidenziando la contingenza degli avvenimenti, i rapporti tra gli Stati, i comportamenti e i difetti dei politici. Un nucleo documentario che testimonia come la storia possa essere narrata anche attraverso la rappresentazione caricaturale dei suoi personaggi più influenti.
La mostra sarà inaugurata il 4 Dicembre 2023 alle ore 16.00 con una Conferenza Stampa aperta al pubblico e proseguirà fino al 20 Dicembre 2023 con i seguenti orari: Lunedì – Venerdì dalle 10.00 alle 18.00.
Leggi il Comunicato Stampa e Programma
Sarà possibile organizzare delle Visite guidate nei seguenti giorni:
- 4 dicembre dalle 18.30
- 7 dicembre dalle 10.30 alle 11.30
- 14 dicembre dalle 15.00 alle 16.00
- 19 dicembre dalle 10.30 alle 11.30
Per prenotazioni +39 3404910622
Promozione
Istituto Luigi Sturzo e Fondazione Hanns Seidel ltalia/Vaticano
Coordinamento scientifico e di progetto
Serena Andreotti, Luciana Devoti, Alessandra Gatta, Luigi Giorgi, Silke Schmitt
Comunicazione
Barbara Tieri, Marlis Morganti
Coordinamento organizzativo
Eventi La Fenice di Michele Palermo
Cura e allestimento
Eòo Design di Eleonora Salerno
Il progetto si è avvalso della collaborazione di Pietro Bonaccio, Vanessa Cordisco, Ettore Mattiello e di due gruppi di studenti universitari della Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA) – Cenacolo diplomatico e della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (LUISS) – L’Ateneo.
Il loro entusiasmo ha fatto sì che altri studenti si unissero e sostenessero il progetto.
Un ringraziamento particolare a Emilio Giannelli e Massimo Bucchi.