In questa sezione vengono messi a fuoco i rapporti intercorsi tra Aldo Moro e alcune personalità politiche e culturali del mondo cattolico e democristiano. La corrispondenza tra lo statista pugliese e gli “altri” è prevalentemente caratterizzata, com’è ovvio, dagli archivi privati depositati presso l’Archivio Luigi Sturzo. Tuttavia, non si tratta solamente di una corrispondenza varia (lettere, telegrammi, biglietti, appunti e note) con le personalità titolari dei fondi ma anche di corrispondenze con terze persone, come nel caso delle lettere inviate a Moro da Giorgio La Pira recuperate tra le carte di Giulio Andreotti. È certamente difficile distinguere in modo preciso tra corrispondenze private (legate cioè ad un rapporto personale non necessariamente relativo all’attività politica contingente) e corrispondenze che, per quanto espresse in forma confidenziale e riservata, sono comunque connesse al ruolo pubblico ricoperto da Aldo Moro. Pur con questa palese difficoltà, certamente di interesse risultano essere i carteggi con Vittorino Veronese, Giuseppe Spataro, Giulio Andreotti.
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