Era dell’Ottobre 2003 il Convegno internazionale sull’Holodomor, il genocidio ucraino degli anni trenta, dal titolo “La morte della terra. La grande carestia” in Ucraina nel 1932 – 1933“, organizzato prima a Vicenza e poi a Kiev dal Prof. Gabriele De Rosa, allora Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo e dell’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Vicenza.
Da sempre legato alle vicende del popolo ucraino, fù il Prof. De Rosa con lungimiranza e per “timore di una forma nuova e larvata di imperialismo ideologico-patriarcale“ – così l’8 Aprile 2002 nelle pagine del suo diario – a riportare l’attenzione su quei tragici eventi, sull’eco che ebbero nel mondo e sulle conseguenze nella società ucraina, avviando studi, ricerche e infine la pubblicazione degli atti del Convegno a cura dell’editore Viellanel 2005.
Un convegno tutto storico, per rifare la storia di una genocidio compiuto con la “fame”, come strumento idoneo per la guerra contro i Kulaki, il “nemico” assolutizzato dal bolscevismo stalinista. Questa guerra atroce avvenne 70 anni fa, nel silenzio dell’Europa tutta. (Diario del Prof. Gabriele De Rosa del 31 Ottobre 2003).
Lo ha ricordato, lo scorso 27 Febbraio, Gianni Zen in un bell’articolo dal titolo “Il filo rosso che lega Kiev a Vicenza” .
Riportiamo infine il testo del Messaggio al Parlamento Italiano e alla Comissione Europea redatto dagli illustri studiosi e ospiti che parteciparono al Convegno internazionale nel 2003.