L’archivio personale di Giulio Andreotti è stato acquisito dall’Istituto Luigi Sturzo nel luglio 2007 con atto di donazione da parte del Senatore.
L’archivio, dichiarato d’interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica del Lazio, è costituito da 3.500 buste, pari a circa 600 metri lineari di documentazione suddivisa in due sezioni; nella prima (1.100 buste ca.) le carte sono organizzate in 15 serie documentarie: Camera dei deputati, Cinema, Democrazia cristiana, Discorsi, Divorzio, Elezioni, Europa, Fiumicino, Governi, Parlamento, Personale, Scritti, Senato, Trieste, Vaticano; la seconda sezione (2.400 buste ca.) è costituita da fascicoli corrispondenti a pratiche con classifica numerica (da 1 a 10.560), contenenti carte relative ad affari diversi (persone, luoghi/paesi, enti e organizzazioni, questioni e temi vari).
L’archivio conserva documentazione relativa alla sfera sia privata che pubblica di Giulio Andreotti e permette di ripercorrere la sua lunga attività di uomo di governo e di partito, di studioso, di giornalista e di saggista. Le carte ne documentano il ruolo istituzionale, come ministro e presidente del Consiglio, con particolare riguardo alla politica estera e comunitaria, l’attività nel partito della Democrazia cristiana, ma anche i rapporti con istituzioni e personalità della Chiesa, della cultura, dell’arte, dello sport, sia a livello nazionale che internazionale.
Orari di apertura al pubblico, previo appuntamento:
martedì – venerdì, 10-16.30
Responsabile: Dott.ssa Luciana Devoti