Il quotidiano “Il Popolo”, voluto da Luigi Sturzo e fondato e diretto da Giuseppe Donati, ha iniziato le sue pubblicazioni nel 1923 e fino al 1925 e ha rappresentato le voce dei cattolici democratici nella lotta antifascista.
Chiuso da Mussolini, il giornale riprende clandestinamente a Roma il 23 ottobre 1943. Quattro pagine, con idee e un deciso orientamento sulla Resistenza e sul governo Badoglio, sulle prospettive di libertà del Paese, una volta terminata la tragica guerra in corso.
Ripercorriamo le otto uscite del giornale romano, dall’ottobre 1943 al maggio 1944, in edizione clandestina, pubblicando la versione integrale del quotidiano, la cui intera raccolta è conservata dalla Biblioteca dell’Istituto.
I numeri pubblicati sono accompagnati da alcuni capitoli del testo di Giuseppe Sangiorgi e Carlo Danè “Il Romanzo del Popolo”, con approfondimenti sulla storia e sugli autori, spesso nascosti da pseudonimi per evitare la repressione tedesca.
Concludono il percorso: una Bibliografia dei testi presenti in Biblioteca sull’occupazione tedesca e la Resistenza a Roma e il cinegiornale n.4/1955 della SPES – Servizio di Propaganda e Stampa della Democrazia cristiana – Storia del giornale “Il Popolo”
Carlo Dané – Giuseppe Sangiorgi, Il romanzo del «Popolo». Storia di un “giornale pericoloso“, Gangemi, Roma 2003.
Prefazione di Gabriele De Rosa Storia de “Il Popolo”
Capitolo 25 Torna “Il Popolo” nell’ora del “supremo dovere”
Capitolo 26 Monarchia o Repubblica: “Intanto via questo Re”
Capitolo 27 Il saccheggio dello stato nel novembre del 43
Capitolo 28 Come si prepara il “dopo” in attesa della libertà
Capitolo 29 “La parola” di Demofilo per chiarire le “idee”
Capitolo 30 Quelle “idee” erroneamente attribuite a De Gasperi
Capitolo 31 Un appunto di Demofilo e tanti altri pseudomini
Capitolo 32 Vullermin, un nome, una storia di tanta gioventù cattolica